Superfici contaminate e contagio da SARS-CoV-2


La trasmissione di SARS-CoV-2 avviene prevalentemente per esposizione diretta a goccioline emesse attraverso la prime vie aeree; potenziali fonti di contagio potrebbero essere anche superfici contaminate, come dimostrato per altri coronavirus (SARS-CoV e MERS-CoV).  Ma quanto gioca l’ambiente, inteso come superfici, oggetti di vario tipo etc., nella diffusione della malattia? Che l’ambiente possa avere un ruolo importante lo si è creduto sin dall’inizio della pandemia: video provenienti da Paesi asiatici, che mostravano nebulizzazione di disinfettanti in spazi pubblici, hanno fatto il giro del mondo superando i 26 milioni di visualizzazioni. Tuttavia, l’utilità di tali interventi di decontaminazione è stata scientificamente dimostrata?

Ciò che è oggi noto va interpretato con cautela, per i seguenti motivi:

  • Si tratta di un’area di attivo approfondimento per quanto attiene a scelte basate sull’evidenza
  • Ciò che si verifica nel mondo reale (temperatura, umidità, misura dell’inoculo) è difficilmente replicabile in laboratorio
  • La tecnica PCR, utilizzata per valutare la contaminazione di superfici, non distingue tra virus vivo e virus morto
  • Studi basati su colture di SARS-CoV-2 da superfici utilizzano protocolli differenti per la raccolta di campioni, e non controllano attributi che riguardano il paziente (carica virale, durata della malattia)

Con tali limiti, che cosa oggi dobbiamo ritenere consolidato? Fatti accertati sono:

  • In strutture sanitarie, con la tecnica PCR si è dimostrato che la contaminazione di superfici persiste per tempi variabili (da ore a giorni), in rapporto a temperatura, grado di umidità e tipo di superfice
  • Posizionando su superfici grossi inoculi, SARS-CoV-2 può essere coltivato per più di una settimana in condizioni sperimentali, con rapido decadimento della carica virale vitale nel tempo
  • Nonostante il successo della coltivazione del virus in condizioni sperimentali, gli sforzi per coltivare virus vivo dalle superfici di strutture sanitarie e in condizioni “reali” sono state in gran parte insoddisfacenti. In due studi i risultati sono stati positivi: il primo riguardava le superfici dell’ambiente occupato da un paziente che sputava frequentemente, e l’altro suggeriva la presenza di replicazione virale in alcuni campioni ambientali, ma non ne confermava la coltivazione.
  • Ad oggi, nessuno studio ha dimostrato che in ambiente sanitario la trasmissione del virus possa avvenire tramite le superfici o le mani contaminate degli operatori sanitari. Peraltro, in ambiente contaminato da aerosol è difficile distinguere tra il ruolo giocato dalla trasmissione per via respiratoria e quello di superfici contaminate. Gli esperti ritengono che la trasmissione per contatto avvenga toccando occhi, naso e bocca con mani che sono state a contatto di superfici contaminate da paziente infetto. Questo punto è interpretato in modo differente dagli “esperti”; per esempio ECDC (European Center for Disease Control) considera la stretta di mano con paziente positivo “alto rischio di esposizione” e “contatto stretto”, mentre i CDC (Center for Disease Control) statunitensi non inseriscono la stretta di mano tra i criteri che definiscono il “contatto stretto”.
  • CDC raccomandano l’uso di un disinfettante per impedire la trasmissione di SARS-CoV-2 all’interno di strutture sanitarie: si tratta di uno standard più elevato di quanto richiesto dall’EPA (Environmental Protection Agency) per eliminare SARS-CoV-2. Questo virus, infatti, possiede un involucro lipidico che ne rende più facile la disattivazione rispetto ad altri agenti patogeni (per esempio, virus senza involucro, batteri allo stato vegetativo). Da un punto di vista teorico, sapone o detergente e acqua calda dovrebbero essere sufficienti per eliminare SARS-CoV-2. 

Sulla base delle evidenze sopra citate e con l’obiettivo di eliminare dubbi sulla trasmissione per contatto di SARS-Cov-2, sarebbe necessario che venissero approfonditi i seguenti punti:

  • Identificare la dose infettante di SARS-CoV-2 in rapporto alla via di trasmissione: Il grado di contaminazione di superfici (oltre che dell’aria) con virus vitale permetterebbe di quantificare meglio il rischio di contagio
  • Standardizzare metodologie che valutano la contaminazione di superfici, in modo da poter meglio comparare i risultati: raccolta, trasporto, recupero e cultura del campione dipendono infatti da numerosi fattori (per es. tipo superfice, o se si vogliono ottenere risultati di tipo qualitativo o quantitativo)
  • In ambiente sanitario “reale”, identificare la durata di sopravvivenza del virus su differenti superfici. Tale dato ha importanti implicazioni pratiche: per esempio, se virus vitale fosse presente sulle superfici per soli 20 minuti dopo la dimissione del paziente, dovrebbero essere modificate (“ridotte”) le pratiche di pulizia e disinfezione attualmente in uso
  • Chiarire se il contagio di operatori sanitari sia di tipo ospedaliero o comunitario: sequenze geniche di campioni provenienti da operatori sanitari infetti e loro contatti (ospedalieri e non ospedalieri) potranno risolvere il dilemma.

Inutile dire che quanto emerge da studi a livello di strutture sanitarie è fattore critico anche per scelte decisionali in altri ambiti come, per esempio, la scuola, i luoghi di lavoro o il trasporto pubblico. Nelle scuole la presenza di casi porta a chiusure disastrose: I CDC raccomandano che l’aula resti vuota per 24 ore prima di iniziare la pulizia. Ancora più problematica la pulizia notturna della metropolitana di New York: si è calcolato che costerà circa 100 milioni di dollari all’anno, ma non appare ancora ben chiara la necessità di tale spesa!!

Riferimenti

Conover CS. Transmission of SARS-CoV-2 via Contaminated Surfaces: What is to be Done?

Clinical Infectious Diseases, 18 October 2020. https://doi.org/10.1093/cid/ciaa1586

Kanamori H et al. The role of the healthcare surface environment in SARS-CoV-2 transmission and potential control measures.  Clinical Infectious Diseases, 28 September 2020. https://doi.org/10.1093/cid/ciaa1467