I ragazzi in Burkina Faso. Futuro incerto


Sono passati sei anni da quando ASPIC ha avviato il sostegno sanitario ai giovani residenti del Centro Notre Dame du Don de Dieu di Réo, in Burkina Faso.  Tutto ciò è stato possibile grazie ai nostri referenti locali: Sr. Eliana Vinassa, l’infermiere Theotime Bado e la monitrice Caterina Bationo.

Il Centro assiste ragazzi abbandonati dando loro una casa, la possibilità di studiare e di essere avviati ad attività agricole. Il ruolo di ASPIC è stato quello di fornire assistenza sanitaria: ogni 10 giorni l’infermiere Theotime Bado si è recato al Centro per controllare la salute dei ragazzi.  In presenza di malattia veniva prescritta terapia idonea mentre, in occasione di campagne di prevenzione, veniva implementato ciò che il Servizio Sanitario locale raccomandava sulla base di trend epidemiologici (screening, vaccini, terapia preventiva).

ASPIC ha contribuito anche all’acquisto di materiale per l’igiene personale e ambientale, oltre che di sementi e di animali di piccola taglia; avrebbero potuto essere utili per avviare coltivazioni mirate e, in caso di allevamento, rappresentare una fonte di guadagno o di nutrimento.

Infine, da circa un anno i 29 ragazzi hanno trovato una “mamma” nella signora Caterina Bationo.  Troppo poco, se si pensa al loro numero, ma di più ASPIC non ha potuto fare: è comunque presente una persona che insegna norme igieniche, prepara un pasto, controlla i compiti e che non si scatenino risse.

Madame Bationo prepara il pranzo per i ragazzi del Centro Notre Dame du Don de Dieu

Dal punto di vista della salute, quali sono stati i risultati nell’anno appena concluso?

Le visite per malattia sono state suddivise in tre categorie, a seconda che riguardassero malattie trasmissibili, malattie non trasmissibili, traumi /ferite infette. Per ogni categoria, e per ogni malattia compresa nella categoria, è stato calcato il tasso: vale a dire la frequenza percentuale riferita al numero di residenti per anno.

I dati del 2022 sono stati confrontati con quelli dei precedenti 5 anni. In linea generale si è osservato un trend in progressiva riduzione; non solo, in base al calcolo dell’indice di massa corporea, nessuno dei residenti è risultato sottonutrito.

I favorevoli risultati sono da imputare ad un miglioramento del contesto di vita. Rispetto al passato il numero di ragazzi si è ridotto, diventando più gestibile da parte dall’unica monitrice, si è potenziata l’igiene in generale e mantenuta la sorveglianza sanitaria.

Quali sono gli obiettivi per il 2023? 

E’ importante che venga mantenuto un trend almeno sovrapponibile a quello del 2022: sarebbe un gran successo se fosse più marcato il declino della linea di tendenza.  Purtroppo, in area Sub-sahariana, oltre alle malattie infettive endemiche, esiste un concreto rischio di insicurezza alimentare: la possibile conseguente iponutrizione può influire negativamente sulla salute dei ragazzi.

In ogni caso ASPIC è ottimista, anche se l’Africa riserva sempre delle sorprese…..

NOTE DELL’ULTIMA ORA

Proprio perché l’Africa riserva delle sorprese, è notizia del 25 gennaio che altri 40 ragazzi si sono aggiunti ai nostri giovani assistiti. Bande armate, all’insegna dell’Isis, hanno cacciato da un villaggio distante 40 km da Réo il Parroco e i residenti in analogo Centro che raccoglie ragazzi di strada.

Alla luce di tali eventi ASPIC ha valutato le proprie disponibilità, confermando la disponibilità a mantenere il sostegno per 6 mesi: i ragazzi da 29 sono diventati 70, la monitrice è sempre sola, il cibo non si sa se potrà essere sufficiente……

Se qualcuno che ci legge può dare una mano, non possiamo che ringraziare a nome dei ragazzi di Réo……

Riferimenti

Vedi l’intero progetto: Burkina Faso. Insieme per la salute.