Prevenzione e cura di COVID-19.C’è un ruolo per idrossiclorochina?


Gli aminochinolinici Clorochina e Idrossiclorochina sono ampiamente utilizzati nel trattamento della malaria e delle malattie reumatiche; con la comparsa di COVID-19 ne è stata suggerito l’utilizzo in rapporto ai dimostrati effetti antinfiammatorio e antivirale. L’azione antivirale di idrossiclorochina sembrerebbe correlata alla sua capacità di alterare il recettore cellulare ACE2, coinvolto nel legame con la proteina dell’involucro virale e quindi alla conseguente penetrazione cellulare del virus.

Nel marzo 2020, la Food and Drug Administration statunitense ha consentito l’uso di idrossiclorochina in pazienti con Covid-19 ed evidenza di polmonite, non arruolati in studi clinici. La spinta al loro impiego è avvenuta dopo ricerche avviate in Ospedali francesi. Si trattava di studi aperti, con controlli contemporanei e non randomizzati, che avrebbero dimostrato come nei pazienti trattati con idrossiclorochina, alla dose di 200 mg x 3 volte al giorno, vi fosse una più rapida riduzione della carica virale. In base a tali evidenze sono iniziati studi con l’obiettivo di meglio definire efficacia e sicurezza, sia in prevenzione che in terapia.

Idrossiclorochina previene il contagio da SARS-CoV-2?

Uno studio canadese, controllato, randomizzato e in doppio cieco, ha testato l’efficacia di idrossiclorochina in soggetti che, per motivi lavorativi o perché conviventi stretti, erano stati a contatto (vale a dire, senza maschera e a distanza inferiore ad 1 metro per più di 10 minuti) con persone con COVID-19 confermata. 

Entro 4 giorni dall’esposizione, i contatti sono stati randomizzati in modo da ricevere placebo o idrossiclorochina: 800 mg subito, 600 mg dopo 6-8 ore e successivo mantenimento con 600 mg/die per 4 giorni.  L’outcome primario era verificare se, nei successivi 14 giorni, si fosse manifestata la malattia.

Lo studio ha arruolato 821 soggetti e ha evidenziato che l’incidenza di COVID-19 era sovrapponibile nei due gruppi. Effetti collaterali non gravi sono stati osservati nei soggetti trattati con idrossiclorochina.

I risultati sembrerebbero dimostrare che, dopo un rischio di esposizione medio / alto, la somministrazione di idrossiclorochina entro 4 giorni dall’esposizione non previene la comparsa di COVID-19.

Idrossiclorochina è efficace in terapia?

Due studi sono particolarmente dimostrativi. Un primo, di tipo osservazionale, ha confrontato pazienti con idrossiclorochina versus soggetti trattati con cure standard: il principale obiettivo era valutare in quale dei due gruppi si verificasse la necessità di intubazione o la morte. Il secondo studio, multicentrico, randomizzato e controllato, prevedeva tre gruppi suddivisi sulla base dello schema terapeutico: il primo, terapia standard; il secondo, terapia standard e idrossiclorochina (400 mg x 2/die); il terzo, terapia standard associata a idrossiclorochina (400 mg x 2/die) e ad azitromicina (500 mg/die), per un totale di sette giorni. Come end point si è considerato il peggioramento clinico a 15 giorni, misurato secondo una predefinita scala di gravità.

I risultati sono stati i seguenti. Il primo studio ha arruolato 1376 pazienti: nei trattati con idrossiclorochina il rischio di intubazione o di morte non è stato differente da quello di soggetti esclusi da tale trattamento. Nello studio multicentrico, standardizzato e randomizzato, sono stati coinvolti 667 pazienti: si è osservato che, rispetto ai soggetti sottoposti a cure standard, il rischio di avere un grave peggioramento clinico in 15a giornata non è influenzato né dal trattamento con idrossiclorochina né da quello con idrossiclorochina + azitromicina. Inoltre, nei trattati con aminochinolinici sono risultati più frequenti effetti collaterali; in particolare, allungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma e incremento ematico di enzimi epatici.

In sintesi, l’efficacia di idrossiclorochina in prevenzione e in terapia non sembrerebbe ancora dimostrata; viene comunque suggerito di insistere sulla sperimentazione ad ampio raggio, in rapporto al dimostrato effetto antinfiammatorio e antivirale del farmaco.

Riferimenti

Boulware DR et al.  A Randomized Trial of Hydroxychloroquine as Postexposure Prophylaxis for Covid-19. N Engl J Med June 3, 2020. DOI: 10.1056/NEJMoa2016638

Geleris J et al. Observational Study of Hydroxychloroquine in Hospitalized Patients with Covid-19. N Engl J Med June 18, 2020; DOI: 10.1056/NEJMoa2012410

Cavalcanti AB. Hydroxychloroquine with or without Azithromycin in Mild-to-Moderate Covid-19. N Engl J Med July 23, 2020.  DOI: 10.1056/NEJMoa2019014