La Brexit e il Futuro della Sanità nel Regno Unito. Una Valutazione Approfondita


Il 31 gennaio 2024 segna un anniversario significativo: sono passati quattro anni dall’uscita formale del Regno Unito dall’Unione Europea, un evento che ha dato vita a una nuova era di incertezze e sfide, in particolare per il Servizio Sanitario Nazionale (NHS). Nel 2016, durante il fervore del dibattito sulla Brexit, la campagna Vote Leave aveva messo in risalto il NHS, promettendo un reinvestimento dei fondi inviati all’UE direttamente nel sistema sanitario britannico. Con lo slogan “Inviamo all’UE 350 milioni di sterline a settimana. Finanziamo invece il nostro Servizio Sanitario Nazionale”, la campagna Vote Leave cercava di convincere l’elettorato dell’impatto positivo che la Brexit avrebbe avuto sulla sanità nazionale, nonostante le numerose critiche e le accuse di disinformazione.

D’altra parte, la campagna Vote Remain aveva evidenziato i rischi che la Brexit avrebbe comportato per il NHS, tra cui la perdita di finanziamenti e il potenziale esodo di personale sanitario qualificato proveniente dall’UE. Tuttavia, le questioni sollevate da Vote Remain non riuscirono a catturare l’attenzione dell’elettorato nel modo in cui lo fece la promessa di un miglioramento del finanziamento per il NHS da parte dei sostenitori della Brexit.

Oggi, a distanza di anni, gli autori osservano le conseguenze della Brexit sul sistema sanitario britannico e sulla salute pubblica in generale. La questione è complessa, data la sovrapposizione di eventi globali come la pandemia di COVID-19, la crisi in Ucraina e le tensioni geopolitiche che hanno influenzato l’economia globale e le catene di approvvigionamento, complicando l’analisi dell’impatto diretto della Brexit.

Nonostante queste difficoltà, emerge un quadro chiaro: sembrano non esserci prove concrete che la Brexit abbia portato benefici tangibili al NHS o alla salute dei cittadini britannici. Al contrario, l’uscita dall’UE sembra aver aggravato una serie di problemi preesistenti e introdotto nuove sfide. L’economia britannica ha subito un rallentamento, con ripercussioni dirette sui finanziamenti disponibili per i servizi sociali e sanitari. La riduzione dei fondi ha influenzato negativamente i determinanti sociali della salute, aggravando le disuguaglianze e minando il benessere della popolazione.

Il NHS, in particolare, sta affrontando pressioni crescenti. Il numero di persone in attesa di cure ospedaliere è raddoppiato rispetto al 2016, raggiungendo i 7,71 milioni nell’ottobre 2023. Gli scioperi dei medici e la mancanza di finanziamenti per le infrastrutture sanitarie evidenziano le carenze strutturali di un sistema sotto stress. La Brexit ha inoltre complicato il reclutamento di personale sanitario dall’UE, contribuendo a un calo del 28% del numero di infermieri formati nello Spazio Economico Europeo registrati nel Regno Unito dal 2016 al 2021.

La carenza di medicinali è un altro effetto collaterale della Brexit, con segnalazioni di raddoppio delle carenze rispetto al 2022. Questo problema è esacerbato dai conflitti globali e dalle interruzioni della produzione, ma è aggravato dalla separazione del Regno Unito dalle catene di approvvigionamento europee e dalle divergenze normative che hanno introdotto ulteriori complicazioni.

Sul fronte della ricerca e della scienza medica, la decisione tardiva del Regno Unito di rientrare nel programma di ricerca Orizzonte Europa come membro associato rappresenta un passo positivo, ma con limitazioni significative. La mancata partecipazione al programma ERASMUS+, sostituito dal programma Turing meno efficace, rappresenta un’opportunità persa per i giovani ricercatori britannici.

In sintesi, la Brexit ha rappresentato un duro colpo per la sanità nel Regno Unito. Sebbene alcuni danni possano essere limitati attraverso politiche mirate, la realtà è che la Brexit ha lasciato il NHS e la salute pubblica in una posizione vulnerabile. L’unico percorso sostenibile per il futuro prevede un riavvicinamento all’UE e l’adozione di politiche volte a costruire una società più equa, con un impegno rinnovato nei confronti del finanziamento e del sostegno al sistema sanitario nazionale. Questo richiede una volontà politica che, al momento, sembra mancare, lasciando il futuro della sanità nel Regno Unito incerto e preoccupante.

Riferimenti

Jessamy Bagenal, Martin McKee. Brexit and health: 4 years on. January 30, 2024 DOI:https://doi.org/10.1016/S0140-6736(24)00157-0 https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(24)00157-0/fulltext