Il rosmarino


La cosmeceutica, il cui nome nasce dalla fusione delle parole “cosmetico” e “farmaceutico”, si riferisce a creme, lozioni, detergenti o prodotti per applicazione locale sulla cute, i quali non hanno solamente finalità estetiche ma vanno ad espletare un’azione simil-farmaco. Questi prodotti hanno una funzionalità dimostrata all’interno di studi clinici in vivo: la quantità dei principi attivi è certificata con precisione, sia che siano di derivazione naturale o no, ma comunque estratti e sintetizzati secondo metodi innovativi.

Il Rosmarino (già Rosmarinus officinalis e oggi Salvia rosmarinus) è una pianta aromatica originaria dell’area mediterranea, ora coltivata ovunque, che sta assumendo importanza crescente nella cosmeceutica, con prospettiva di entrare nella vera e propria farmaceutica. Per secoli è stata usata in cucina e in medicina a causa delle sue diverse, provate attività biologiche. Ad esempio, nell’area del Mediterraneo, l’olio di rosmarino è stato usato da centinaia d’anni nel lavaggio dei capelli, in quanto ritenuto efficace nel prevenirne la caduta, mentre nella medicina tradizionale iraniana il suo olio essenziale è stato applicato sulla pelle come rimedio analgesico (attenuante del dolore), antinfiammatorio e antiacne. Infatti, è noto che il rosmarino assorbe bene i raggi UV, ha proprietà antibatteriche e antifungine, contribuisce a mantenere il benessere e l’equilibrio della pelle. Inoltre, è attualmente studiato come antiossidante, adiuvante nella guarigione delle ferite, e addirittura come anticancro. I benefici per la salute sono attribuiti essenzialmente a due suoi costituenti chimici, gli acidi carnosol/carnosico e ursolico, in mezzo a principi amari, resine, acido tannico, flavonoidi, oli volatili e altri componenti già usati in vari oli e lozioni per trattare ferite e stimolare la crescita dei capelli.

Uno studio scientifico del 2022 sui topi ha evidenziato che l’applicazione sulla cute di pomate  basate sull’olio essenziale delle foglie di rosmarino ha stimolato fortemente la guarigione di ferite, diminuito l’infiammazione e aumentato l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni), come pure la densità delle fibre di collagene, componente fondamentale della cute. Già tre anni prima un altro studio aveva utilizzato, sempre nei topi, l’olio essenziale dell’albero del tè, o quello di rosmarino, o una miscela dei due, dimostrando una efficacia maggiore di quest’ultima nel favorire varie fasi del processo di guarigione delle ferite, rispetto ai preparati singoli e all’assenza di trattamento. Uno studio del 2010 aveva dimostrato il benefico effetto dell’olio di rosmarino nel trattamento di ferite in ratti con diabete, dopo soli tre giorni di applicazione.

Nel 2006 un estratto di rosmarino, somministrato per bocca a dosi appropriate, inibiva in modo significativo la genesi di tumori della pelle nel topo: quasi dieci anni dopo è stata dimostrata attività antiproliferativa su un tipo di melanoma umano trattato con estratto idroalcolico di rosmarino.

All’inizio del 2023, alcuni scienziati hanno sviluppato una lozione all’1% di estratto di foglie di rosmarino in metanolo e l’hanno testata per una potenziale attività sulla crescita dei peli in una linea di ratti: l’hanno confrontata sia con l’acqua (cioè assenza di trattamento) che con una lozione al 2% di minoxidil, il trattamento standard più usato attualmente per la ricrescita dei capelli negli uomini, dimostrando un effetto significativamente maggiore rispetto a quello del farmaco.

Sull’uomo è incoraggiante uno studio scientifico di poco meno di dieci anni fa, in cui 100 soggetti sono stati sottoposti a un’indagine sugli effetti dell’olio di rosmarino, confrontato con minoxidil al 2%, nel trattamento per un periodo di 6 mesi dell’alopecia androgenica. La conta dei nuovi capelli a 3 e 6 mesi non ha dimostrato differenze significative tra i due gruppi, a parte un prurito meno intenso nei soggetti trattati con rosmarino. Tuttavia, i ricercatori concludono che il trattamento dell’alopecia androgenica con l’olio di rosmarino è altrettanto valido di quello con minoxidil  e che,quindi, quest’erba officinale promuove effettivamente la crescita dei capelli.

Il rosmarino è stato usato nella medicina tradizionale per centinaia d’anni, ed è un ingrediente comune di formulazioni cosmetiche e cosmeceutiche da oltre 20 anni. I risultati recenti suggeriscono un ampio campo di applicazioni nella medicina moderna, soprattutto in dermatologia. Sono in corso anche studi importanti, che riguardano l’attività antiossidante e anti-invecchiamento di questa comune erba aromatica.

Leslie S. Baumann MD. Rosemary, Part 1. Dermatology News. January 19, 2024. https://www.mdedge.com/dermatology/article/267451/hair-nails/rosemary-part-1