Perché dobbiamo fare il vaccino contro l’influenza?


Ogni anno, come cadono le foglie e il clima si rinfresca, arriva la stagione influenzale. Il tempo esatto in cui incomincia a colpire può variare, ma tipicamente i casi di influenza iniziano a salire in ottobre fino a raggiungere il picco tra dicembre e febbraio. Quest’anno c’è già qualche segno: dopo due anni di relativa quiete, l’influenza può tornare a colpire duramente. Molte delle misure protettive adottate per COVID-19, che hanno sicuramente contribuito a tenere sotto controllo anche l’influenza, sono state allentate: la gente si muove di più e indossa meno le mascherine. Considerando che l’emisfero sud della terra ha già l’esperienza di una stagione influenzale piuttosto tosta, possiamo prepararci a ciò che succederà da noi. Il modo migliore per proteggere noi stessi e le nostre famiglie contro l’influenza è quello di farsi vaccinare. Eppure, molti sono esitanti davanti a questa scelta.

Quanto è efficace il vaccino antinfluenzale?

I vaccini antinfluenzali sono aggiornati ogni anno in base a quello che gli esperti imparano dalla stagione precedente, da come è andata in altre parti del mondo, e dalle loro stime di quanto il virus può mutare. Secondo gli esperti, in media, il vaccino può ridurre il numero dei contagiati del 40-60% per anno, il che significa prevenire milioni di malattie influenzali, migliaia di ricoverati in ospedale e di morti. In generale, i vaccini sono più efficaci contro i virus influenzali di gruppo B e un sottogruppo del tipo A, mentre lo sono di meno nei confronti di un ceppo del gruppo A noto come H3N2. Questo, perché il virus H3N2 muta più velocemente e non sempre le previsioni degli scienziati nei suoi confronti colgono nel segno. In ogni caso, anche se ci si ammala dopo aver ricevuto il vaccino, questo può ridurre la gravità della malattia. In fondo lo scopo è quello di tenere la gente fuori dagli ospedali e di farle condurre una vita normale. Gli studi indicano anche che la vaccinazione riduce la trasmissione all’interno della comunità sociale, in quanto un individuo infetto ma vaccinato è meno contagioso, pertanto le persone attorno a lui sono più protette.

Qual è il momento migliore per fare il vaccino e quanto dura la protezione?

L’immunità contro l’influenza tende a esaurirsi nel corso della stagione. La protezione è certamente maggiore circa un paio di settimane dopo la dose, in confronto a quattro-cinque mesi più tardi, quindi è bene vaccinarsi all’inizio della epidemia influenzale, ma non troppo presto. Il mese di ottobre è il più adatto, in modo di essere immuni nella prossimità delle vacanze autunno/invernali. Alcuni aspettano più a lungo, fino a novembre e dicembre, perché preferiscono tenere d’occhio l’andamento effettivo dei casi. Ma i medici concordano sul fatto che è importante vaccinarsi prima che i casi siano dilagati. I soggetti fragili, più soggetti a influenze gravi, come anziani, donne in gravidanza e bambini molto piccoli, non dovrebbero ritardare la vaccinazione.

Quanto costa e dove farla?

La vaccinazione antinfluenzale è indicata per tutti i soggetti, a partire da 6 mesi di età, che non presentino controindicazioni specifiche. È gratuita per tutti i soggetti di età pari o superiore a 65 anni e per tutte le persone a rischio di andare incontro a complicanze della loro salute nel caso contraessero l’influenza, cioè quelle già affette da patologie gravi (malattie renali, cardiache, respiratorie, epatiche, diabete, immunodepressione congenita o acquisita), soggetti ricoverati in strutture per lungodegenti, donne in gravidanza e nel periodo “post-partum”, donatori di sangue, medici, personale sanitario e dei servizi pubblici (polizia, vigili del fuoco). Inoltre, è compreso il personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani suscettibili di effettuare il salto di specie (veterinari, allevatori, addetti all’industria della trasformazione della carne).

La vaccinazione è eseguita dal medico di famiglia o nelle farmacie convenzionate. Per chi non ha diritto alla gratuità, il costo è compreso tra 15 e 20 €.

Anziani, donne in gravidanza e bambini dovrebbero vaccinarsi?

Anziani. La risposta immune alle malattie infettive ha un declino naturale con il passare del tempo e l’aumentare dell’età. Gli anziani di 65 anni e oltre hanno un rischio più alto di serie complicazioni dell’influenza, tra cui la polmonite, che può causare difficoltà di respirazione e la necessità di ventilazione assistita. Anche il rischio di complicanze cardiache, come l’infarto, è più alto in chi già soffre di cardiopatie. Gli anziani rispondono meno alla vaccinazione rispetto agli adulti più giovani: per questo i CDC USA, per quest’anno, raccomanda ai soggetti >65 anni di utilizzare uno dei tre vaccini disponibili specificamente studiati per attivare meglio i sistemi immunitari invecchiati. Alcuni sono in circolazione già da prima della recente raccomandazione. I vaccini attualmente approvati dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per gli anziani sono:

  • Flucelvax tetravalente (Seqiro Netherlands) *, contenente antigeni di superficie di virus attenuati.
  • Fluad trivalente (Seqiro Netherlands) *, formulato nello stesso modo ma contenente un adiuvante, cioè una sostanza che aumenta la risposta immunitaria.

*Nota: È possibile che non tutte le confezioni indicate siano commercializzate in Italia.

Donne in gravidanza e post-partum. La vaccinazione è raccomandata per proteggere sia la madre che il feto. Similmente all’immunità che si indebolisce con l’età, anche durante la gravidanza essa tende in certa misura al basso. Inoltre, il diaframma, il muscolo situato sotto i polmoni che si muove con la respirazione, tende a spingersi più in alto per accomodare il feto in crescita, cambiando il modo di respirare della gravida e rendendola più suscettibile alle infezioni respiratorie.

I vaccini usati per le donne in gravidanza devono contenere virus uccisi o inattivati o frammenti trascurabili di virus tali da non essere in grado di dare infezione. Bisogna quindi evitare il vaccino per via nasale Fluenz Tetra spray (AstraZeneca)* contenente virus vivi attenuati. Infatti, in teoria, il virus contenuto nel vaccino potrebbe attraversare la placenta ed infettare il feto. Le donne in post-partum possono essere vaccinate anche se allattano.

Bambini. Possono ricevere il vaccino a partire da 6 mesi di età. Se è la prima volta, devono fare due dosi distanziate di 4 settimane tra loro. Negli anni seguenti possono fare una sola dose. Bambini e ragazzi tra 2 e 18 anni possono ricevere il vaccino spray nasale Fluenz Tetra se hanno paura dell’ago.

Quali sono gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale?

Tutti i vaccini disponibili hanno buoni dati di sicurezza. Gli effetti collaterali tendono ad essere lievi e spariscono nel giro di 24-48 ore. Possibili sono dolore e modesto gonfiore al punto di iniezione, vago senso di malessere generale, mal di testa, dolenzia muscolare e nausea. È totalmente falso (come credono alcuni) che il vaccino contro l’influenza possa causare l’influenza. Ciò non è possibile perché i virus del vaccino sono inattivati o manipolati in modo da non essere capaci di dare malattia. A meno che non succeda che il soggetto contragga l’influenza proprio nelle due settimane dopo l’iniezione, tempo necessario al sistema immunitario a costruire la difesa.

Conclusioni

Quest’anno passeremo l’inverno con due epidemie concomitanti: influenza e COVID-19. NON vi è alcuna controindicazione a ricevere entrambe le vaccinazioni. Occorre ricordare che i bambini piccoli ricevono regolarmente multiple vaccinazioni contro le malattie più gravi e comuni dell’infanzia. Al contrario, le vaccinazioni sono l’arma più efficace per tenere sotto controllo entrambe le malattie.

Riferimenti

ISS. Influenza. https://www.epicentro.iss.it/influenza/categorie

AIFA. Vaccini anti-influenzali per la stagione 2022-2023 registrati secondo la procedura centralizzata dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1754982/Vaccini_antinfluenzali_2022-2023_centralizzati.pdf

CDC. Influenza (Flu) https://www.cdc.gov/flu/resource-center/index.htm